giovedì 3 dicembre 2009

Serra de’ Conti, borgo dal tempo sospeso



Situato su una cresta collinare lungo la valle del fiume della Misa, il borgo di Serra de’Conti è uno dei più belli delle Marche: le mura e il centro ben conservati e la vivacità culturale del paese offrono un suggestivo spaccato sul passato, in grado di rievocare vecchie memorie e tradizioni.

Il legame tra abitanti – neanche 4 mila – e territorio è talmente forte che il centro storico è allo stesso tempo teatro e protagonista di feste paesane ed eventi culturali come la Festa della Cicerchia, la Biennale d’Arte o la Notte Nera, organizzati dall’Amministrazione comunale con il coinvolgimento delle 40 associazioni presenti e dei cittadini.


“Il borgo presenta ancora tutte le caratteristiche di un tipico impianto urbano di origine duecentesca - spiega l’assessore alla Cultura Maria Rosaria Vernuccio – Anche i monumenti e le Chiese vantano, dal punto di vista artistico, un discreto stato di conservazione: per questo si trasformano spesso in suggestive cornici di mostre o manifestazioni”.Strettamente legato alla vita della città è il Monastero di Santa Maria Maddalena, proprietà delle suore dell’Ordine di Santa Chiara, presenti nel territorio già dal 1300. “Nonostante le Clarisse conducano una vita di clausura, sotto rigide condizioni – racconta l’assessore Vernuccio - nel corso dei secoli c’è stata un’apertura del Monastero alle attività locali che ha favorito la comunicazione tra suore e cittadini: in occasione delle liturgie religiose, ad esempio, le Clarisse preparavano dolci – sono delle ottime cuoche - oppure tessevano il corredo per le giovani spose paesane. Nel ’900, poi, iniziarono a mettere a disposizione il locali del Monastero per accogliere i bambini del catechismo o per il doposcuola”. Ancora oggi, per le vie del centro, i loro canti corali accompagnano le attività quotidiane dei cittadini, suscitando emozioni e rievocando tempi passati. “E’ da questo forte legame – spiega l’assessore Vernuccio – che nasce l’idea di valorizzare e conoscere meglio la realtà monastica: le Clarisse approvarono la stipula di una convenzione con l’Amministrazione secondo cui concedevano, in comodato uso, alcuno oggetti conservati nel Monastero da secoli: da questo accordo, nacque così, nel 2002, il Museo delle Arti Monastiche (MAM) – le stanze del tempo sospeso”. Ceramiche, utensili da cucina, contenitori in vetro per la spezieria, ma anche ricami, pizzi al tombolo e disegni ornamentali per paramenti sacri, sono sopravvissuti alle alterne vicende del monastero, conservando, talvolta, quel particolare aspetto di inconcluso e di infinito che li caratterizza. “Ci sono ampolle contenenti ancora erbe medicinali o che, semplicemente, ne conservano l’odore – racconta l’assessore – oppure ricami iniziati da mani, ripresi da altre e rimasti lì, in attesa di essere conclusi da qualcun altro”. La volontà delle Clarisse di aprirsi al mondo ha permesso anche il recupero di alcune secolari ricette di cucina e di un vasto patrimonio musicale: “Le persone che entrano in questo museo non sono dei semplici visitatori, ma degli spettatori attivi, invitati a calarsi in piccole vicende di vita quotidiana ancora in atto – aggiunge la Vernuccio – Chi entra nel museo rimane affascinato da questa realtà parallela e sconosciuta, fatta di arte e vita contemplativa”. Ad oggi, il MAM conta più di 3 mila visitatori l’anno: nato da un progetto della Regione, è oggi interesse della FORESTALP che sta approfondendo, attraverso ricerche e raccolta di testimonianze, il rapporto tra Monastero e comunità e la sua evoluzione nel tempo: “Questo mondo vive all’interno di un altro mondo – conclude l’assessore Vernuccio – e dà un valore aggiunto alla nostra comunità”.

Orari d' apertura al pubblico:
dal 1 gennaio al 30 giungno e dal 1 settembre al 31 dicembre:
sabato 15,30-19,30; domenica e festivi: 10.30 - 12.30 e 15.30-19.30;
dal venerdì al lunedì di Pasqua: dalle 15 alle 19;
dal 1 luglio al 31 agosto:
dal martedì al sabato 17-20,
domenica e festivi 10.30-12.30 e 17-20.
Chiusura: lunedì


Serra de’ Conti, borgo all’avanguardia

Pur con un piede nel passato, la città di Serra de’ Conti prioietta lo sguardo al futuro: sono tante le iniziative che rendono la città dinamica e innovativa. Il primo a dirlo è il sindaco Arduino Tassi: “La città ha raggiunto ottimi risultati in vari settori, merito di anni di impegno e duro lavoro – spiega – Per raggiungerli, Amministrazione e cittadini hanno lavorato tanto e insieme, nessun improvviso colpo di genio”. Più volte comune “Riciclone” – l’ultimo riconoscimento nel 2008 – Serra de’ Conti si presenta come Comune apripista nella raccolta differenziata: “La città ricicla il 75% dei rifiuti, segno questo di grande civiltà – spiega il Sindaco – un risultato maturato da vent’anni di esperienza nel riciclaggio e reso possibile dall’impegno della comunità”. Oltre che con il normale servizio porta a porta, avviato nel 2007, la raccolta differenziata si effettua, già da diversi anni, presso il Centro Ambiente “Alligatore” secondo un vantaggioso meccanismo: per determinati tipi di rifiuti conferiti presso la struttura, viene assegnato al cittadino un “punteggio” che, registrato su un’apposita tessera, sarà considerato per il calcolo della “tariffa personalizzata”.

Particolarmente sensibile alle innovazioni in fatto di politica ambientale, l’Amministrazione ha di recente approvato anche un progetto per l’installazione di un impianto fotovoltaico, uno dei maggiori nell’intero territorio delle Marche. Collocato in contrada San Fortunato, l’impianto, della potenza di circa 650 KWp, avrà una superficie radiante di circa 4.700 mq e potrà consentire il risparmio di ben 200 tonnellate di petrolio all’anno, evitando così un rilascio nell’atmosfera di circa 300 tonnellate di anidride carbonica. “La spinta all’innovazione e la propositività derivano da una buona coesione sociale – spiega il Sindaco Tassi – La città può contare su un tessuto compatto, proiettato alla collaborazione e al dialogo: ne sono prova le 40 associazioni presenti in una realtà piccola come quella di Serra de’Conti. Tuttavia, è questo il nostro punto di forza, contro ogni crisi: la dinamicità, l’impegno, la collaborazione tra cittadini ha reso, negli anni, migliore la realtà”.