mercoledì 18 maggio 2011

Vini Brocani: l'intervento di Riccardo Ceccarelli

Vi presentiamo l'intervento di un altro esperto di vini, Riccardo Ceccarelli, giornalista e storico della Vallesina. Anche lui interessato all'Azienda Vitivinicola Brocani di Staffolo (AN), ne propone un'analisi dell'etichetta, pubblicato anche dalla rivista "Password - l'accesso mirato all'informazione" ...Buona lettura!

DA UNA MADRE TERRA GENEROSA, NASCE IL BUON VINO DELL'AZIENDA BROCANI a cura di Riccardo Ceccarelli

Aleggiano storia e leggende sui declivi collinari dove insistono i vigneti dell’Azienda Vitivinicola Brocani, tra San Paolo, Cupramontana e Staffolo...

La storia è quella del castello di Follonica del quale in cima alla collina rimangono ancora alcuni resti. Dal X al XIII secolo fece parte del sistema difensivo del contado jesino, posto com’era al confine tra il territorio di Osimo e quello di Jesi, su una dorsale che prim’ancora segnava il confine con i Longobardi.

Apparteneva agli stessi conti che possedevano il castello di Accola. Fu distrutto nel Cinquecento. Le leggende invece parlano di palle o bocce d’oro ritrovate in grotte o in anfratti.

Sono voci popolari che da generazioni si intrecciano con il vento che su queste zone fa sentire sempre il suo brusio quando non scuote, con più impeto, alberi e vigneti. Sono questi adesso l’oro di questa terra che producono vini da cui traggono le note più caratteristiche che li distinguono.

L’Azienda Brocani da quarant’anni conduce questi vigneti, li cura con ogni attenzione e li segue con quella premura che si adopera per le cose preziose. Perché prezioso è il vino che essi forniscono: un vino, il Verdicchio, il cui vitigno ha trovato in queste colline il suo humus più congeniale. Una terra ricca di sabbie, di “calcinello”, di argille, di sali minerali, che danno peculiarità ai vini, li qualificano e donano loro quei toni inconfondibili nel gusto e di forte personalità. Se la terra è madre generosa, le condizioni di continua ventilazione, che arriva anche dall’Adriatico, e quelle di illuminazione solare che scalda ma non brucia, che fortifica senza distruggere, fanno sì che questi vigneti, vero tesoro della terra, esprimano al meglio i loro vini.

La sapienza contadina, le modalità attuali dell’allevamento delle viti, l’utilizzo delle moderne tecnologie nel rispetto assoluto di quanto la terra fa crescere e maturare, un’appassionata tradizione famigliare, hanno portato a risultati eccellenti di grande qualità. L’imbottigliamento è iniziato dal 1999, con una serie di etichette che coniugano modernità e poesia insieme a guizzi di fantasia che già nell’approccio visivo alla bottiglia fanno scattare l’immaginazione. Ottimo anticipo per una lieta degustazione.

Etichetta per “Verdicchio dei Castelli di Jesi” Brocani

L’immagine sembra essere una citazione del pittore Jackson Pollock (1912-1956), artista

informale americano.

Etichetta per “Lunatico”
Verdicchio dei Castelli di Jesi Classico Selezione

Lo spicchio di luna fa sognare come un sorso di verdicchio.

Etichetta per “Barbanera”
Esino Rosso D.O.C.

La macchia rossa, un bicchiere di rosso simile una meteora di fuoco che attraversa il cielo.

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